venerdì 27 dicembre 2013

Social Media Marketing Trends 2014

Il 2013 volge al termine, ed è ora di dare un'occhiata a quello che succederà nel mondo del Social Media Marketing nell'anno che sta per cominciare.
Nell'anno appena trascorso abbiamo assistito ad un consolidamento dell'importanza del Social nelle strategie di marketing delle aziende, ad un aumento della consapevolezza che i canali tradizionali non sono più sufficienti, ad un incremento dell'effettivo utilizzo dei nuovi media.
Talkwalker ha chiesto ai prinicpali esperti dels settore cosa si aspettano dal 2014.

Ecco le loro risposte: Top Social Media Marketing Trends per il 2014: cosa dicono gli esperti

#socialmediamarketing #2014 #trends

martedì 10 dicembre 2013

Post di qualità su Facebook - howto

Avete notato che, di tutti i post che ogni giorno ci passano davanti sulla nostra timeline di Facebook, alcuni attraggono la nostra attenzione, altri comunque ci restano impressi mentre altri ancora non lasciano nessuna traccia?
Certo il primo motivo è correlato all'argomento (se ci interessa o no), ma una parte rilevante la fa, secondo attendibili indagini, la composizione del post.

Ecco alcune regole cui attenersi, per produrre post di qualità:
  1. attenzione al contenuto:

    è importante pubblicare contenuti interessanti, che abbiano senso e valore per i nostri followers. Pubblicare per pubblicare non ha senso, e soprattutto ricordatevi che sommergere i lettori con montagne di post è controproducente.
  2. mantenere la strategia e la brand identity:

    occorre un buon mix tra contenuti divertenti e contenuti "aziendali", ricordando sempre che è importante introdurre una componente promozionale, ma rispettando la regola dell'80/20 (80% intrattenimento - 20% promozionale
  3. occhio alla lunghezza.

    c'è una diretta correlazione tra lunghezza del post e la sua attrattività: i post tra 0 e 70 caratteri generano un livello di interesse molto maggiori di post più lunghi.
    Non utilizziamo mai più di 140 caratteri.
  4. utilizza le immagini:

    è universalmente noto che un immmagine attira molto di più che un post di solo testo. Perciò cerchiamo di utilizzare sempre delle immagini nei nostri post, anche quando vogliamo solamente condividere un articolo.
    E' importante che la immagine sia della misura giusta: la proporzione ideale di una immagine in un post di Facebook è 403px x 403px.
  5. attenzione ai link:

    se nei nostri post condividiamo un collegamento ipertestuale, ricordiamoci di cancellare il link, dopo che questo ha popolato il nostro post.
    Se utilizziamo un immagine, allora il link non possiamo cancellarlo; in questo caso ricorriamo sempre ad uno shortened link (tipo bitly.com)
  6. utilizzare le Call-to-Action:

    qualunque sia l'oggetto del nostro post, non dimentichiamoci di includere nel nostro testo un Call-to-Action che sipnga chi legge verso il nostro obiettivo (es. Condividi!, Cosa ne pensi, clicca qui, ecc)
  7. analizzare i risultati:

    impariamo ad utilizzare gli strumenti che Facebook ci mette a disposizione per capire la resa dei nostri post: in quale orario ottengono più favore? perchè uno piuttosto che un altro?
    E poi agiamo di conseguenza nei nostri post futuri.

"Mi piace": sette trucchi per ottenerne di più

L'utilità di essere conosciuti nei Social Network è evidente, così come il fatto che più "Mi piace" ho, più sono popolare. Ma il nostro obiettivo non è solo quello di incrementare il numero di "Mi piace", bensì quello di avere fans di qualità effettiva per il nostro business, una corretta strategia ci permetterà di accrescere le condivisioni dei nostri prodotti e servizi nel mondo dei Social Network.
In un recente articolo pubblicato da SocialMediaToday, Pam Dyer, marketing manager di SolutionsIQ, riporta i 7 migliori trucchi per incrementare il numero di "Mi piace" sulle nostre pagine Facebook.

1. concorsi o surveys 

Tutte le campagne che comportano un'azione da parte degli utenti, sono la via più semplice per attrarre visitatori e renderli fan delle nostre pagine. Se poi possiamo catturarli con un possibile premio/regalo, il gioco è fatto.
Come facciamo a trasformare questi visitatori in "Mi piace"? Semplice: l'accesso al concorso/premio è subordinato al click su "Mi piace".

2. coupons 

Le persone amano i coupons, come dimostrano ampiamente i siti specializzati (Groupon, Dealala, ecc): uno sconto anche solo del 10% può spingere chiunque ad un acquisto. Maggior leva si crea poi se per ottenere il coupon l'utente deve compiere qualche semplice azione, o, ancora di più, se il coupon diventa disponibile solo dopo che si è raggiunto un certo numero di adesioni: questo crea un senso di urgenza e spinge le persone a condividere la pagina con tutti i loro amici.

3. ebooks 

A volte contenuti che incontrano le esigenze dei visitatori, rispondono alle loro domande o forniscono contenuti educativi, diventano un incentivo ancora maggiore di premi o sconti. Invece di renderli disponibili sul nostro sito, possiamo inserirli in un tab della nostra pagina facebook e vincolare il download al click su "Mi piace".

4. Facebook ads 

Gli annunci a pagamento sono naturalmente la via più semplice per ottenere visibilità e portare utenti fortemente targettizzati sulla nostra pagina. E possono fare da veicolo per le 3 tipologie illustrate fino adesso: "Clicca mi piace per..." è la formula perfetta per attrarre visitatori.

5. Aggiungere un Like Button al blog 

Un buon sistema per catturare fan è quello di aggiungere un Box o un Like Button di Facebook direttamente nel nostro sito web. E' un metodo poco invasivo, semplice ed efficace; non facciamo però l'errore di forzare gli utenti ad andare sulla nostra pagina Facebook cliccando su di un link: ridurrebbe drasticamente il nostro conversion rate.

6.  Aggiungere un Like Button alla testata del sito web

Mettere un Like Button in alto a destra nelle pagine del nostro sito web può essere un'altro metodo efficace di portare "Mi piace" alla nostra pagina Facebook. Una posizione ben visibile unita ad una call-to-action tipo "Clicca Mi piace per ricevere gli aggironamenti sulla nostra attività" ci permetterà di ottenere il risultato voluto, senza un eccessivo dispendio di tempo, di continui aggiornamenti e senza entrare in conflitto con altre iniziative, coem quelle dei punti precedenti.

7. Utilizzo dei video 

Gli utenti di Facebook amano video che mostrano interviste behind-the-scenes, eventi dal vivo ecc. Ma occorre fare attenzione che i contenuti siano di vero interesse, per portare dei risultati. Subordinando la visone al clic su "Mi piace", otterremo lo stesso effetto dei punti precedenti.

In conclusionepossiamo dire che portare "Mi piace" alla nostra pagina Facebook comporta un certo dispendio di energie e di tempo ma, con una buona dose di perseveranza e l'utilizzo dei suggerimenti di cui abbiamo parlato e di altri che vedremo più avanti, si possono ottenere risultati più che soddisfacenti.

#socialmedia #brandreputation #tips #brandawarness

martedì 3 dicembre 2013

Social Media e Customer experience

Ho letto e trovato molto interessante questo articolo di Paolo Fabrizio, in cui spiega in maniera semplice ma efficace in che modo i Social network si intrecciano con la Customer experience ed la brand reputation della tua azienda.
Poichè i Social media sono un luogo in cui le persone condividono le loro esperienze, ma per la loro natura ne amplificano la risonanza, occorre prestare molta attenzione a cosa le persone dicono della tua azienda. 

leggi l'articolo Un giorno di ordinaria Customer Experience: le reazioni da evitare

#socialmedia #customerexperience #brandreputation

martedì 26 novembre 2013

Hummingbird - il nuovo algoritmo di Google


Durante la conferenza stampa organizzata da Google in occasione del suo compleanno, alla fine di settembre, Amit Singhal (SVP di Google Search) ha dato un brevissimo accenno all'introduzione del suo nuovo algoritmo di ricerca. Lo hanno chiamato Hummingbird (colibrì), per sottolinearne la rapidità e la precisione. Infatto si prefigge come scopo quello di migliorare l'esoerienza degli utenti, migliorando sensibilmente l'accuratezza dei risultati.
Per saperne di più leggete in questo post l'intervista che Danny Sullivan è riuscito a strappare a Amit Singhal e Ben Gomes a margine della conferenza stampa.

Gli hashtag nella ricerca di Google

Alla fine di settembre Google ha annunciato l'introduzione degli hashtag nelle sue ricerche. Dapprima riservato agli utenti americani e canadesi, è prossimo ad essere disponibile per tutti.
Questa innovazione rientra nel processo di integrazione, graduale ma sempre più forte, di Google + nel panorama dei servizi Google, nel tentativo di fare decollare in modo deciso questa piattaforma,che invece stenta un po' a raggiungere i livelli dei suoi diretti concorrenti.
Il funzionamento sembra semplice: cercando un hashtag, viene presentato nella colonna di destra un widget con il risultato della ricerca più rilevante-
Ad esempi cercando #barilla, ecco il risultato:


Nella colonna dei risultati viene presentata la lista degli risultati, tra cui quelli verso altre piattaforme sociali.
Nell'esempio di Barilla spicca barilla on Tumblr.

domenica 24 novembre 2013

SEO e Metadata - Schema.org

I #Metadata convenzionali e le #keywords sono ancora fondamentali per il #SEO?
Probabilmente no, o almeno non da soli, dal momento che i motori di ricerca, con Google in testa, si sono attivati per trovare altri sistemi per valutare i ranking dei siti web indicizzati, ma soprattutto per migliorare l'attendibilità dei risultati di ricerca  

Di recente  i quattro maggiori motori di ricerca, Google,Yahoo, Bing e Yandex si sono accordati per utilizzare un sistema comune per rendere più semplice per gli utenti trovare le informazioni che cercano: #Schema.org 
ll sistema si basa su dati strutturati espressi attraverso un linguaggio di markup con un vocabolario creato da inserire nel codice delle pagine web, in corrispondenza degli elementi che si vogliono evidenziare. Questo linguaggio di markup aiuta i motori di ricerca a comprendere correttamente le informazioni presenti nelle pagine web e a restituire risultati di ricerca più precisi ed attendibili. 
Un vocabolario condiviso permette agli sviluppatori di utilizzare i tag corretti ed ottenere il massimo risultato dai loro sforzi. 
Non si tratta di un vero e proprio standard (come il W3C) ma una condivisione di metodo, al momento tra i principali motori di ricerca, ma in rapida crescita.

Perché, pur esistendo già un numero elevato di schemi, si è deciso di crearne uno nuovo? Il motivo si capisce dai vantaggi che schema.org porta ai 3 principali attori coinvolti: webmaster, motori di ricerca ed utenti. 
I primi sono avvantaggiati dal fatto di poter adottare un solo metodo ed un solo linguaggio, con un sicuro risultato. 
I motori di ricerca ne beneficiano perché schema.org si concentra sul definire la tipologia e le proprietà degli elementi più significativi per loro. 
Infine, quando i webmaster hanno maggior facilità a definire gli elementi che meglio vengono interpretati dai motori di ricerca, gli utenti ne ricavavano migliori e più accurati risultati delle loro ricerche ed una migliore esperienza complessiva sul web.

Nel prossimo articolo daremo un occhiata al linguaggio ed al suo funzionamento.

Stay tuned!

#metadata #keywords #SEO #ranking #schema.org #microdata

venerdì 22 novembre 2013

Social media channel vs. SEO classic

Nei primi tempi pioneristici dell’online marketing, il #SEO dettava le regole del marketing di un sito web, incentrando la strategia su un fattore primario: il #LinkBuilding. Oggi i motori di ricerca (Google in primo piano) preferiscono adottare sistemi più dinamici ed interattivi per misurare la popolarità di un sito web, che rispettino maggiormente la reale corrispondenza tra link e popolarità e non siano frutto di artificiosi espedienti messi in piedi da abili webmaster. La nuova strategia prevede di essere dinamici, interattivi e coinvolgenti nei confronti del mercato di riferimento.
I #SocialMedia channel sono perciò diventati importantissimi per la popolarità di un sito web e per il suo ranking sui motori di ricerca, anche se non risultano così facilmente misurabili e possono sembrare davvero una strana strategia per far crescere il business di una azienda.

Ecco allora 6 ragioni per cui i social media devono costituire una parte importante dell’online marketing e della strategia SEO di una azienda.

1. I link sono sempre stati una forma di rilevanza "social".

I link non sono altro che “voti” per il tuo sito. Più voti hai, più il sito è utile e bello. Per questo, nel passato, si creavano link, cioè “voti” manualmente. Ma questa pratica è presto degenerata, con la creazione di un numero spropositato di link fasulli, fino a che Google e gli altri motori di ricerca hanno cominciato a penalizzare i siti con i cosiddetti “fake votes”. Ma poiché in quelle condizioni non era facile discriminare tra link buoni e link fasulli, hanno cominciato a pensare a come utilizzare meglio i link come fattore di ranking. Da qui la svolta: i social media channel fanno effettivamente la stessa cosa, ma sono molto più difficili da manipolare!

2. I Social media fanno crescere il tuo link building.

La tua rete di contatti nei social network, costituisce il tuo team di fan che può condividere i tuoi contenuti con loro rete di amici. Il gioco è tutto qua: crea contenuti, condividili con i tuoi amici e loro li condivideranno con i loro, e così via. E puoi fare lo stesso con le pagine del tuo sito, aggiungendo alle pagine i bottoni social, per consentire ai tuoi visitatori di “votare” facilmente i tuoi contenuti, direttamente dal tuo sito web. Certo molti di questi visitatori non saranno mai tuoi clienti, ma non è questo l’obiettivo. Il tuo obiettivo e quello di creare attenzione intorno al tuo sito ed ai tuoi contenuti.

3. Essere attivo sui social network è la via più veloce per moltiplicare la tua presenza online

Uno dei problemi  del SEO vecchia scuola era che si seminavano caertelli stradali che indicavano il tuo sito in posti dove magari non passava nessuno. I social media, al contrario, sono posti affollati, pieni di attività, di interazione, dove le cosa accadono in continuazione. Un amico anni fa ha detto “il web non è come il fitness: non basta essere in linea”. E aveva ragione:  è importante avere una “presenza” nei social network, essere attivi, interattivi e “sociali” e non solo un account , con cui postare raramente o, peggio, mai. Sei nel posto dove sono tutti e questo ti permetterà creare rumore,ma rumore positivo nei confronti del tuo business e del tuo sito, moltiplicando facilmente la tua presenza online.

4. Occhio ai “Social signals”

Google misura lo stato del tuo sito sulla base dei segnali inviati dai social network: quanto spesso condividi contenuti sui canali social? Quanto spesso le persone visitano il tuo sito attraverso i canali social? Quanti followers hai? Il tuo sito contiene elementi di condivisione social disponibili per i tuoi visitatori.
I “social signals” sono la cosa di cui ti devi occupare e preoccupare di più. Dimentica quanti link hai (in particolare se sono fasulli) e comincia a preoccuparti dello stato di salute della tua presenza online.

5. I Social links creano traffico “vero” verso il tuo sito.

E’ provato che più del 95% dei link create con I meccanismi del link building tradizionale non portano neanche un visitatore sul tuo sito: sono solo una sorta di “arredamento” che punta alle tue pagine, am nulla più E proprio di questo si sono resi conto Google e glialtri motori di ricerca: spingendo a creare link come forma di promozione della popolarità dei sti web, no avevano fatto altro che riempire il web di immondizia, creata ad arte solamente per avere il maggior numero di link. E basta!
Per questo tutto ciò  ora non funziona più. Sono i social media ad avere le vere potenzialità per portare persone vere al tuo sito, attraverso il meccanismo dei followers, delle cerchie e del passaparola. E questo aumenta, e non di poco, le possibilità di trasformare i visitatori in client, o quantomeno in promotori del tuo business.

6. A Google non piace più il link building tradizionale

In conclusione, il link building non serve più per elevare il tuo ranking, ma anzi ti può penalizzare più che aiutare. Basta con i link farlocchi: focalizziamoci sulle opportunità di crescere portando valore al nostro o di mercato di riferimento. I social media sono il posto giusto per farlo.

Scegli la strada giusta: rafforza oggi la tua presenza nei social media!

#socialmediachannel #SEO #linkbuilding #socialmediasignals



mercoledì 20 novembre 2013

Social: istruzioni per l'uso

Il fantastico mondo dei #Social Media è come un vaso di Pandora, che porta con se potenti strumenti per far crescere realmente il tuo business, attrarre nuovi client, fidelizzare quelli attuali…oppure può rivelarsi un grosso spreco di risorse, se non li usi nel modo corretto.
I Social media sono i posti migliori per creare una piattaforma per il tuo business ed una vetrina per i tuoi clienti presenti e futuri. Devi solo sapere come sfruttarli al meglio, e questo vuole anche dire vedere al di la dei miti.

Ecco allora 5 piccole “istruzioni per l’uso”, che sfatano alcuni miti che circolano sull’uso corretto di Twitter, Facebook e compagni.

1 mito: Il Social media è un lavoro da svolgere durante la settimana

Puoi anche essere attivo 9 ore al giorno per 5 giorni alla settimana, ma il mondo dei social lavora 24 ore al giorno per 7 giorni alla settimana e si muove ad una velocità superiore alla tua fotocopiatrice! Questo non vuol dire che devi postare 12 foto al giorno, ma tieni presente che le persone controllano i loro feed ad ogni ora (del giorno e della notte!).
Prova ad interagire con i tuoi followers nelle ore di riposo, la mattina presto, all’ora di pranzo e di notte: uno studio di SocialMediaToday rivela che i migliori risultati si ottengono nel week end e nelle ore più strane.

2 mito: Non ho abbastanza contenuti da pubblicare

Come dicevo prima, il mondo dei social è come un treno che corre veloce su un binario senza fine. I contenuti vengono postati e subito schiacciati da altri e diventano irrilevanti prima che tu te ne accorga. Potrebbe sembrare quindi che qualsiasi sforzo sia inutile, ma in realtà è un’opportunità da sfruttare per ripostare i tuoi contenuti in modi differenti per rafforzarne i concetti e i valori. Le persone dimenticano facilmente, saltano dei passaggi o non comprendono in pieno concetti che vuoi esprimere. La possibilità di farli rivivere, magari con un vestito nuovo, li rende sempre interessanti ed utili. L’importante  è far si che non sembrino semplici ripetizioni!

3 mito: Non devo far trasparire la mia personalità

I tuoi contenuti devono essere orientati alla tua popolazione di riferimento e nel campo di azione della tua attività, ma non aver paura di mostrare un po’ della tua personalità. Ci sono persone vere dietro la tua attività e soprattutto persone vere che ti seguono. Anche se non direttamente legati al prodotto o al servizio che proponi, un po’ di humor o notizie interessanti e/o stravaganti posso aiutarti ad umanizzare il tuo messaggio.

4 mito: Il mio target è anziano e non si interessa ai Social Network

Al contrario di come si possa pensare, le persone di una certa età sono piuttosto attive sui social. Uno studio americano del 2012 il 32% degli utilizzatori di internet più anziani sono presenti sui social network, in particolare Facebook. Ignorare questa fetta di mercato può limitare sensibilmente la crescita di popolarità del tuo prodotto/servizio.

5 mito: Il Social media marketing non porta risultati reali

Questo probabilmente il più grosso errore sui Social media e la loro efficacia. La connessione e l’interazione con i tuoi followers è sicuramente un punto importante, ma i Social posso generare ancora più valore.
I social media creano contatti e ispirano i nuovi clienti.
E’ dimostrato che:
• le aziende che usano Twitter ottengono in media il doppio dei contatti rispetto a quelle che non lo usano
• le azienda con più di 1000 followers generano un traffico 6 volte superiore
• il 45% degli utilizzatori fa notare che I Social media hanno un costo/contatto mediamente di molto inferiore agli altri canali.

#socialmedia